Capire quali sono le proprie abitudini e come migliorarle a partire da oggi
Le abitudini funzionano un po’ come una specie di pilota automatico: spesso nemmeno ti accorgi di alcuni tuoi comportamenti e di alcuni pattern che i tuoi pensieri ripercorrono ogni volta che devi fare un’azione.

Come capire quali sono le proprie abitudini e come migliorarle a partire da oggi
Abbiamo già parlato di come le abitudini possono influenzare il tuo modo di lavorare e le tue possibilità di raggiungere il successo, ma quali sono i passi che devi fare, nel concreto, per riuscire a migliorarti?
L’autoanalisi e la conoscenza di te stesso è il primo step e uno di quelli più importanti. Le abitudini funzionano un po’ come una specie di pilota automatico: spesso nemmeno ti accorgi di alcuni tuoi comportamenti e di alcuni pattern che i tuoi pensieri ripercorrono ogni volta che devi fare un’azione.
Ne consegue che, creare nuove abitudini o migliorare quelle che già hai, devi porti molte domande.
Le domande di autoanalisi fondamentali
Per quanto riguarda le abitudini mentali, e cioè quelle che riguardano nello specifico il pensiero, prova a chiederti: come gestisco le novità? Come risolvo i problemi? Ricado sempre negli stessi problemi? Quali abitudini mi fanno tornare sempre allo stesso punto?
Grazie a queste domande potrai capire meglio quali sono gli impulsi di reazione negativi che la tua mente genera, e saprai esattamente dove agire per poter crescere personalmente e professionalmente. Ad esempio, ogni volta che c’è una novità tendi a rifiutarla e a “fare lo struzzo”? Ora sai che devi abituarti a gestire le novità con positività e proattività, perché dietro ad ogni novità c’è un’occasione di crescita.
Le domande che devi porti per le abitudini emozionali, invece, sono: come gestisco lo stress e le priorità? Come mi relaziono con clienti, collaboratori e fornitori? Sono in grado di ascoltare il mercato? Quali abitudini emozionali devo eliminare?
Così, potrai scoprire esattamente quali sono le abitudini che ti frenano quando si tratta di emozioni. Se ad esempio ti accorgi che lo stress ti porta in una spirale di pensieri negativi, devi riconoscere questo pattern e fermarlo, per cambiare tutto quello che ti trattiene dal generare energia positiva e propositiva.
Per comprendere a fondo le tue abitudini comportamentali, invece, dovrai chiederti: quali comportamenti sono assolutamente essenziali per me? Quali comportamenti mi causano problemi? Quali comportamenti dovrei avere per essere migliore?
Come per gli altri tipi di abitudini, da queste domande scoprirai quali sono i meccanismi interiorizzati che portano a conseguenze negativi su di te o sul tuo lavoro, in modo tale da creare nuove abitudini o migliorare quelle positive che già hai.
Il processo di crescita
Dopo questo primo step, in cui acquisirai consapevolezza su quali tuoi comportamenti funzionano e quali no, dovrai concentrarti su cosa sia il “meglio” possibile. Infatti è di vitale importanza non fermarsi a pensare su cosa tu possa fare per migliorarti, ma ragionare in base all’obiettivo migliore possibile. Questo ti permetterà di uscire dalla tua zona di comfort per aprirti nuove possibilità di crescita.
Per raggiungere questi risultati, dovrai definire esattamente quali sono i processi che vuoi migliorare e stabilire con esattezza tutte le fasi del tuo percorso di crescita. A questo punto, puoi iniziare ad adottare le nuove abitudini che potranno cambiare la tua vita lavorativa e non, per renderle routine. Dovrai chiederti spesso come sta andando e se stai effettivamente raggiungendo dei risultati: l’autoanalisi del primo step dovrà essere continuamente ripetuta, così da poter rendersi conto se c’è qualcosa da cambiare. E di qui dovrai ricominciare da capo: autoanalisi, definizione di meglio possibile, definizione delle fasi del percorso… Perché la crescita deve essere un processo continuo e costante, per poter raggiungere il successo.