Copiare le buone abitudini di chi riesce ad essere al top sul lavoro e ottieni risultati migliori
Vorresti essere al top sul lavoro ma raramente ti riesce. In questo articolo vediamo insieme quali buone abitudini ti permettono di sentirti bene: feeling good direbbero negli States. Partiamo con una domanda legittima: E’ possibile essere al TOP sul lavoro sempre? Ossia è sostenibile essere al top dal punto di vista fisiologico ed emotivo? La risposta ovviamente è no, e chi vi dice il contrario mente, giocando con i vostri sogni. Magari per scucirvi un costoso corso di formazione manageriale, totalmente inefficace.
Ed ora qualche dato di fatto. E’ sconfortante riuscire ad eccellere ogni tanto, ma sentirsi esausti. Avere determinazione, essere pagati ma non sentirsi appagati. Essere motivati, ma non sentire slancio. Interagire ma non legare. Dare il proprio contributo ma non lasciare il segno.
Quindi la domanda che spesso anche io mi faccio come professionista del business coaching: Come mai ci sono persone capaci di andare più avanti e più veloci di noi? Come ci riescono? Si tratta di persone ad alto rendimento e il segreto risiede nelle loro abitudini.
Cosa sappiamo delle persone che riescono ad essere al top sul lavoro
Ti sarai anche tu fermato ad osservare questa e quella persona che riescono ad essere al top sul lavoro, ritrovando in loro alcune caratteristiche, alcuni talenti, ma non tutti. L’elenco che oggi condivido con te potrebbe essere molto lungo, pertanto mi concentro su queste:
- Hanno più successo delle altre, ma con meno stress
- Sono determinate. Nonostante le difficoltà, sanno che raggiungeranno i loro scopi. Se glielo chiedi, è questo che ti rispondono
- Sono più sane dei loro pari (40% in più di probabilità di fare 3h di sport a settimana). Segna: 3h almeno! Dedicata a te che stai tutto il giorno in capannone 😉
- Sono felici: come ho scritto in un altro articolo, sorridere o borbottare è una scelta tua
- Mettono passione a prescindere dai benefici che ricavano: non guardano il fatturato né il margine. Lo fanno perché sentono che è giusto così. I guadagni vengono da sé
- Si impongono (per giusti motivi). Hej vedi voce di prima: determinazione cribbio!
- Osservano e si rendono utili oltre i propri punti di forza. Sono mica a risparmiarsi! Se sei un leader o aspiri ad esserlo, questa è la variabile più importante: se non ti sbatti tu che sei il capo, perché gli altri dovrebbero. Quindi occhio a quando vai in ferie
- Sono straordinariamente produttive. Il time management se lo bevono a colazione, altro che storie. Sono cintura nera di time management. E tu lo sei?
- Sono al servizio dell’altro. Prime donne capito? Fate due chiacchiere con i vostri collaboratori e cercate di capire cosa pensano di voi al riguardo …
Fanno tutto questo in modo volontario e intenzionale. Desiderano essere al top sul lavoro sempre: non solo a settembre e a gennaio, quando tornano dalle ferie.
Il pilastro del coraggio per essere al top
C’è un falso mito sul coraggio: per molti avere coraggio significa essere privi di paura, invece chi sa essere al top sul lavoro la pensa in modo diverso. Per queste persone, avere coraggio significa avere paura, ma controllarla, usarla a proprio vantaggio. Chi riesce ad essere al top nel lavoro, agisce e persevera malgrado la paura. I parà hanno molta paura al primo lancio. Il loro è un atto di coraggio. I piloti del motorsport hanno molta paura. Gli alpinisti professionisti hanno paura della montagna.
Ecco una cosa aiuta: l’abitudine. Abituarsi tutti i giorni a fare cose paurose, aiuta il coraggio, perché lo rende una competenza “allenata”. Per questo si dice: “esci dalla zona di confort”.
E così anche saltare da un areo diventa un’attività facile.
- Accade a tutti noi, più abbiamo successo nel fare una cosa, più ci sentiamo a nostro agio nel farla.
- Esistono tanti tipi di coraggio: fisico, morale, psicologico, quotidiano. L’importante è definire cosa è il coraggio e iniziare a vivere di conseguenza
Quindi esponiti alla paura: falla diventare una tua amica per essere al top sul lavoro più spesso 😉
Come sbagliare la delega manageriale e non essere al top sul lavoro
Chi desidera essere al top sul lavoro si trova presto o tardi a coordinare altre persone: manager, allenatori, imprenditori. Tutti noi siamo sfidati tutti i giorni: non solo ci è chiesto di essere al top sul lavoro, ma di mettere anche le altre persone da noi coordinate nelle condizioni di esprimere il loro meglio. Tuttavia alla maggior parte delle persone non piace delegare per 3 ragioni:
- perdita di potere
- perdita di tempo
- risultati inattesi
Pertanto la possibilità di essere al top viene spesso azzoppata da una cattiva o addirittura inesistente delega.
Quindi ecco una guida “scioè scioè” su come non delegare:
- sii vago sugli obiettivi e poi cambia idea più volte nell’arco di un progetto. In questo modo raddoppi la fatica e dimezzi il morale dei collaboratori
- resta vago sulle scadenze, salvo poi anticipare di alcuni giorni, tanto per tenere tutti “sul chi vive”
- rimani vago sul processo in termini di modalità operative, supporto, percorso critica o verifica. Così da interferire a piacimento con pretese improvvise ed estreme in qualunque fase del processo.
Il potere della fissazione
Nelle scuole il potere della fissazione delle aspettative si conferma ogni giorno: se gli insegnanti credono negli allievi, essi faranno bene. Se si aspettano l’insuccesso, quelli non li smentiranno. Da questo punto di vista, i dipendenti delle aziende sono molto simili agli scolari: si adeguano allo standard atteso.
La gestione efficace delle aspettative consiste solo nel fissarle al livello giusto. La taratura di questi livelli si esprime proprio nella delega efficace. Essere al top sul lavoro e guidare una squadra quindi significa applicare correttamente la delega manageriale. Qui sotto ti riporto 4 situazioni in cui ti puoi allenare:
Attività molto importante che potrebbe fare qualcun altro: DELEGA – supervisiona e supporta costantemente
Task molto importante che puoi fare solo tu: PRENDI L’INIZIATIVA – coinvolgi i collaboratori in modo che possano imparare e crescere
Attività meno importante che potrebbe fare qualcun altro: DELEGA – fai in modo di delegare qualcosa in più delle solite banalità
Task meno importante che puoi fare solo tu: SEI SICURO/A? – potrebbe essere un’opportunità di crescita “protetta” per qualcuno
Se vuoi essere al top e gestisci persone, devi applicare questi 4 task. Non ci sono scorciatoie possibili 😉