Cos’è e come ottenere l’alta prestazione al lavoro
Scopri come crescere potenziando l’alta prestazione al lavoro
Quale è lo stato mentale per l’alta prestazione al lavoro? La risposta che per ora mi sento di condividere con te subito è: pieno coinvolgimento, gioia e sicurezza. In questo ordine. Con pieno coinvolgimento, gioia e sicurezza intendo dire che sei pienamente immersi in quanto stai facendo, godi di ciò che fai, hai la fiducia nelle tue capacità di far funzionare le cose. Sei in un flusso.
E se ti stai chiedendo che te ne fai di tutto questo, prova a ricordare cosa accade quando vivi le sensazioni opposte. Bassi livelli di energia corrispondono infatti a matrimoni infranti, persone gentili che diventano tiranni, anni di fatturati spezzati via in pochi mesi.
La buona notizia è che anche tu puoi aumentare i tuoi livelli di energia personale. Con poche buone abitudini puoi ottenere l’alta prestazione al lavoro.
Come potenziare l’alta prestazione al lavoro
Per molti decenni, a partire dal secondo dopoguerra in poi, il miglior modo per raggiungere l’alta prestazione al lavoro, avere successo economico e professionale è rimasto invariato. Si è trattato di 4-5 buone abitudini che potremmo definire il vecchio sistema per l’alta prestazione. Quando ti dico “vecchio” non intendo superato. E’ come una buona canzone rock, oramai diventata mito: è un EVERGREEN. Ascoltarla non fa mai male. Così con le abitudini per l’alta prestazione al lavoro. Puoi ottenerla con:
- Scopri le tue convinzioni limitanti e rimettiti in discussione. Tutti gli imprenditori e i manager di successo, presto o tardi hanno fatto un percorso di crescita personale applicata al business. Si sono resi conto che dovevano eliminare alcune convinzioni autolimitanti, superare alcuni blocchi mentali o trovare degli antivirus ai propri comportamenti inefficaci.
- Fai parlare il tuo passato
- Trova strumenti per capire meglio te stesso e l’altro, come per esempio gli assessment HR che usiamo per capire meglio le nostre potenzialità e quelle del personale
- Ricerca momenti TOP da replicare e modellare
- Una pratica fatta di costanza e disciplina per raggiungere i propri obiettivi
- Esercizio fisico e mentale per avere un benessere generale: puoi stare molti anni senza fare esercizio fisico, ma sappi che gli imprenditori e manager che fanno la differenza praticano sport in modo regolare: tutti. L’alta prestazione al lavoro e l’alta prestazione sportiva sono facce della stessa medaglia e si alimentano a vicenda.
Come combattere le giustificazioni dei tuoi scarsi risultati
Come Psicologo e Business Coach ne sento tante di frasi autoassolutorie o di giustificazioni per gli scarsi risultati:
- Non ho la personalità giusta per ..
- Mi manca il talento naturale per …
- Non ho abbastanza esperienza …
- Sono [mettici tu un tuo limite], per questo non ho successo
- La cultura della mia azienda non mi supporta
- I miei soci non mi seguono
Sono tutte convinzioni autolimitanti che ti infliggi. E’ tutto nella tua testa sai? La tua testa li elabora per proteggersi dal fallimento, casomai agissi. Ma con questo mindset è impossibile raggiungere l’alta prestazione al lavoro.
Il senso di superiorità: la trappola nemica dell’alta prestazione al lavoro
Fino ad ora ti ho parlato di come ottenere l’alta prestazione al lavoro e potenziarla, ma come in ogni buon percorso di allenamento mentale, devi conoscere i tuoi nemici e affrontarli. Per ora limitiamoci al senso di superiorità. La persona che ha alta prestazione al lavoro eccede spesso di sicurezza di sè, fino alla spavalderia e l’arroganza. Solo che non se ne accorge: sono gli altri a pagarne il prezzo. La persona arrogante insegue l’alta prestazione e a volte la raggiunge, ma non è stabile.
Pieno di sè, ti spiega la sua ricetta magica. Almeno una volta nella vita sei stato anche tu arrogante. Lo siamo stati tutti. La persona arrogante, lo è spesso in modo occulto. Inizia dicendo cose tipo
#SOIOCOMESIFA
Se ad un incontro con una persona, state parlando di un problema da risolvere e inizi, tutto pieno di te a spiegare la tua ricetta per risolvere la situazione.
Ed è così che si fa secondo te, non hai nessun dubbio. Dipendesse da te, il problema sarebbe già stato risolto già da un sacco. Dipendesse da te i business sarebbero milionari. Ti autoinganni, ti compiaci della tua ricetta fantastica e magica, ti sei auto rinchiuso nella presunzione di sapere le cose.
E fin qui, nella tua arroganza, potresti anche averci visto giusto. Potresti anche avere ragione ma nella “malefica” comunicazione che hai instaurato con il tuo interlocutore, non dici mai apertamente che tu sei un genio, è che fai passare gli altri per dei cretini!
Se ti sei riconosciuto in questo atteggiamento, devo farti prima di tutto i complimenti. Forse sei arrogante …poco J. Tuttavia è ora di cambiare atteggiamento: fai qualcosa, cambia registro, perché stai perdendo un sacco di opportunità
L’alta prestazione lavorativa cerca il feedback come se non ci fosse un domani
Se vuoi restare mediocre nel tuo lavoro o nel tuo business, rinuncia ai feedback. Intanto perderai un sacco di feedback sinceri, positivi e potenzianti. Forse le persone non ti dicono che stai sbagliando per rispetto o per paura del tuo ruolo. Immagina che sei il capo: i collaboratori non ti dicono come stanno realmente le cose per paura di essere:
- giudicati
- feriti
- sgridati
- sminuiti
- semplicemente mai ascoltati
Peccato.
L’alta prestazione al lavoro richiede di sapersi confrontare con i feedback dei clienti e dei collaboratori. Navigare a vista nella convinzione che sei bravo, non è ammesso.
L’alta prestazione al lavoro significa essere pronti a cogliere le opportunità di business: se sei chiuso nella tua visione del mondo, stai perdendo un sacco di opportunità.
Le frasi killer che distruggono l’alta prestazione
L’elenco di frasi killer che distruggono l’alta prestazione al lavoro sarebbe infinito, ma qui ti condivido 5 frasi. Che te ne fai? L’esercizio che ti propongo è di mettergli di fianco un “antivirus”: una frase positiva e potenziante che contrasti e azzeri l’effetto negativo del killer. Cominciamo:
- 1# “E’ TROPPO DIFFICILE PER ME”. Ne sei sicuro/a? Le hai provate davvero tutte? Hai provato ad approcciare il problema da un’altra angolazione? Non dire è troppo difficile per me. Se ci tieni proprio a darti un giudizio, prova a dire: “In questo momento è troppo difficile”. Oppure: “Non sono abbastanza pronto questa volta”. Oppure prova la madre di tutte le frasi: “IO CE LA FARO’. Se la nostra mente ascolta quando diciamo in negativo, ascolterà anche quanto diciamo in positivo. Affrontare un qualsiasi quesito con atteggiamento positivo, sia esso un problema di matematica o quant’altro, porta risultati.
- 2# “NON CE LA FACCIO”. Come scusa? Chi l’ha detto? Questo atteggiamento disfattista non aiuta proprio nessuno. Forse però in quella occasione, o in quella situazione, o in quel particolare contesto hai agito in un modo che non ritenevi opportuno. Pazienza! Una frase sostitutiva: “Questa volta, in questa cosa, ho sbagliato. La prossima volta però farò meglio!”. Forse non CE LA FACEVI soltanto in quel momento! Eri stanco, distratto, impreparato, o chissà cos’altro. Ma un solo istante negativo, non fa di te una persona incapace.
- 4# “HO SBAGLIATO”. Come sopra. Tutti commettiamo errori. Gli errori ci insegnano come fare. Quindi si, hai sbagliato, ma tu non sei gli errori che commetti. “HO FATTO UN ERRORE IN QUESTA OCCASIONE. MA LA PROSSIMA VOLTA FARO’ MEGLIO”. (sì, TUTTO in MAIUSCOLO, perché devi l’inconscio se lo deve ficcare bene in testa!)
- 5# “MAI UNA GIOIA”. Non è vero! Guarda bene. Le persone che hanno l’alta prestazione al lavoro sono persone che esercitano la gratitudine. ABUSIAMO letteralmente di questa frase. Basta. Immaginare di vivere in una cantina. Ci farà sentire puzza di muffa e umido no? Immaginiamo invece di vivere in una splendida magione e forse sentiremo profumo di Cornetti. “ECCO UNA GIOIA: i Cornetti!”
Concludendo, puoi fare la differenza, puoi sviluppare tutto il tuo potenziale positivo e di ascolto coltivando le buone abitudini per l’alta prestazione.
Se credi di avere bisogno di un supporto professionale, ricorda che puoi rivolgerti ad un Business Coach o scegliere uno dei nostri corsi di formazione manageriale, per esempio quello sulla Gestione del Tempo. Sprigiona tutto il tuo potenziale, raggiungi l’alta prestazione al lavoro.
Un saluto
Gabriele Achilli
Psicologo e Titolare di PTManagement