Perché le grandi leadership perdonano e cosa ci guadagna il tuo business
Chi ha leadership deve chiedersi se spendere il proprio tempo a provare rancore verso la fallibilità dei collaboratori o se guidarli verso il miglioramento continuo.
Questa è la reale differenza tra un leader mediocre e un leader efficace. Attraverso il perdono i veri leader instillano un senso di orgoglio, di rispetto e di fiducia, creando eleati livelli di impegno, abnegazione, motivazione e performance nei propri seguaci. Un leader che perdona ha coraggio, stimola l’eccellenza e il miglioramento. Gli individui, i team, le organizzazioni progrediscono se non sono preoccupate dal loro passato.
Pertanto uno dei fattori che differenzia il leader efficace è la capacità di trasformare sentimento di risentimento, amarezza e colpa in qualcosa di costruttivo e riparativo.
Quando chi ha leadership non perdona, allora dissipa la rabbia, l’amarezza e l’animosità, rilasciando un’enorme quantità di energia repressa che può essere usata in modo molto più profittevole.
Perdonare è diverso che far finta di niente: la leadership efficace non cancella il passato, ma pensa al futuro.
Per alcune persone che hanno leadership, i torti e gli errori subiti diventano come immagini permanenti nella propria testa, e ogni occasione è buona per attivarli e smuovere rabbia. Invece il leader efficace trova il modo di schiacciare il tasto “STOP”.
- E tu che hai ruoli che richiedono leadership, come reagisci quando una persona sbaglia?
- Hai un forte senso di rivalsa, di ripagarlo con la stessa moneta?
- Serberai rancore nei suoi confronti per il resto della vita?
Il perdono è molto diverso dal condannare una trasgressione. Se scusi ogni comportamento inaccettabile, ogni errore dei tuoi collaboratori, non stai perdonando. Sei semplicemente un irresponsabile. Allora si che la tua leadership diventa ridicola.
Perdonare invece significa evitare di restare prigionieri del passato. Perdonare non modifica il passato. L’errore rimane, con tutte le sue conseguenze: un lavoro male svolto, un cliente insoddisfatto, la perdita di denaro e/ tempo.
Il leader efficace perdona e non è rancoroso:
- Non perde tempo a compararsi con gli altri
- Evita di essere vittima di amarezza, invidia e gelosia
- Le sue energie sono destinate a gestire le persone per le quali provano sentimenti negativi
- Contengono le esplosioni di rabbia, che invece sono una caratteristica frequente del comportamento dei leader rancorosi e tossici
- Evitano atteggiamenti sospettosi, anzi si fidano degli altri. Ciò li porterà ad avere anche fiducia in se stessi
Il leader efficace perdona e va avanti
Essere un leader efficace significa avere a che fare con un vortice di emozioni da gestire. La leadership opera in contesti dove i conflitti sono diffusi e se lasciati irrisolti, diverranno un freno per la produttività. Tali conflitti devono essere affrontati per permettere alle persone di andare oltre. Come ci ha dimostrato Nelson Mandela, il perdono non è segno di debolezza, bensì di forza.
Un leader efficace è ben consapevole dei costi del rancore. Il leader efficace conosce la devastazione del rancore: è un ostacolo allo sviluppo, un freno per le persone.
I leader efficaci si arrabbiano con i propri collaboratori per gli errori che commettono, ma sono anche ansiosi di mitigare l’errore e fare in modo che non si ripresenti in futuro. Di contro le persone poco inclini al perdono restano arrabbiate per quanto accaduto e sono propensi ad abbandonare la relazione: iniziano a pensare che il trasgressore non sia degno di averlo come capo o partner.
La leadership trasformativa nel management delle persone
Le ricerche scientifiche ci confermano quanto stiamo vedendo nelle aziende nostre clienti quando facciamo i nostri Assessment per valutare quanto un leader sia efficace. Il leader efficace è una persona con elevati punteggi sulla scala del perdono: queste persone tendono ad essere emotivamente più stabili, a stare bene con gli altri e ad avere meno conflitti.
Chi non è un leader efficace, è una persona che prova rabbia ostile e ha una maggiore probabilità di impegnarsi in comportamenti vendicativi e di evitamento. L’età è un fattore che si correla positivamente con il perdono: le persone anziane sono più propense a perdonare.
Infine una nota a parte merita la ruminazione mentale. Ruminare significa “masticare ripetutamente un pensiero”. Ci si riferisce a dialoghi interni senza fine e agli ossessivi pensieri spaventosi che ci girano in testa, bloccando la mente e facendoci vivere ogni giorno con paura, intolleranza e pesantezza. Questi ricordi persistenti e insopprimibili sono una delle ragioni per cui alcune persone restano bloccate. Si crea un circolo vizioso: rimangono ferite per il torto subito o trovano intollerabile l’errore commesso. Intrappolate in un modo negativo di guardare le cose, ne restano travolte e peggiorano le loro performance lavorative.
Il leader efficace è invece concentrato a riparare il danno, ad evitare che si ripeta in futuro, a creare le condizioni perché il collaboratore non sbagli più. Contrastano l’atteggiamento negativo, ristabiliscono equilibrio nei confronti di chi ha sbagliato.
I 5 vantaggi per il tuo business nell’esercitare una leadership efficace
Più i tuoi collaboratori provano vergogna e più saranno inclini alla rabbia e alla vendetta. E’ il genere di atteggiamento che vuoi in azienda?
Sono molti i vantaggi per te e il tuo team di lavoro di essere un leader efficace. Vediamoli uno ad uno, concentrandoci sulla parola chiave. Il perdono:
- Il perdono costruisce lealtà del collaboratore all’azienda
- Persone perdonate hanno più probabilità di fare uno sforzo extra per la tua azienda. Se le persone sentono che verranno perdonate, si impegneranno ad essere più produttive
- Il perdono aiuta anche i trasgressori ad avere uno sguardo più positivo sul futuro
- Persone perdonate avranno meno probabilità di nascondere gli errori
- Sperimentare reazioni empatiche verso il trasgressore limita il danno procurato dalle azioni di quest’ultimo
Per trasmettere energia alle persone il leader efficace per davvero, deve essere in pace con se stesso e con gli eventi presenti e passati della propria vita. Il che implica perdonare gli altri e non serbare rancore. I leader che servano rancore sono inclini alla vendetta.
La vendetta ha tre caratteristiche negative: essa richiama altra vendetta, non è né dolce né gratificante, non è mai soddisfatta.
Come diventare un leader efficace in 5 passi
Come fare per guardare al futuro della tua azienda e del tuo team, attuando una leadership trasformativa efficace? Ti suggerisco 5 passi:
- Il conto energetico: conservare rancore consuma più energia mentale che perdonare. Il rancore esaurisce le tue forze. Il desiderio di vendetta ti contamina e ti rende fiacco.
- Mettersi nei panni altrui: sebbene non sei d’accordo con il collaboratore, devi comprendere perché si è comportato così
- Dire come ti senti: è necessario che esprimi le emozioni che provi. Se vuoi mantenere una relazione con il collaboratore, devi trovare un modo per comunicare perché sei arrabbiato e consa è necessario per arrivare ad una soluzione. Dimenticare o far finta di niente non è un vero perdono.
- Non accadrà più: ottieni un’elevata quota di rassicurazioni che l’errore o l’offesa non accadrà più
- Lascia andare la rabbia.
Hai già provato il nostro percorso di Business Coaching per Imprenditori, Manager e Team Leader di PMI per diventare leader efficace? Scopri di più cliccando qui
Dott. Gabriele Achilli – Psicologo e Coach achilli@ptmanagement.it
Gabriele Achilli è Psicologo, si occupa di Business Coaching e formazione manageriale per PMI. Aiuta imprenditori e manager di PMI a dare il meglio di se stesse, a riconoscere i propri talenti e a creare le condizioni per farli crescere. Lo trovi su tutti i social network e sul suo sito: www.ptmanagement.it